Le banche e lo scandalo dei diamanti

  • Il caso
  • La vicenda
  • Cosa dice la giurisprudenza
  • Conclusioni

Il caso

Si rivolge al nostro studio legale un signore della provincia di Ancona che qualche anno fa aveva investito in diamanti. Oggi, dopo una valutazione, hanno perso il 90% del loro valore.

I diamanti erano stati acquistati presso i locali di una Banca, che gli aveva proposto l’investimento e l’acquisto da una società specializzata nella vendita.

Mi chiede se può recuperare quanto investito e da chi.

La vicenda

Dal 2015 in avanti diverse Banche tra cui Unicredit, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena hanno iniziato a proporre ai propri clienti l’acquisto di diamanti come bene rifugio.

Gli investitori compravendevano i preziosi all’interno dei locali delle Banche da società specializzate nella vendita di diamanti da investimento (come la Diamond Private Investment – DPI S.p.A, la Intermarket Diamond Business – IDB S.p.A, la Love Diamonds).

Nel novembre del 2018 il TAR del Lazio confermava le sanzioni irrogate dall’Antitrust nei confronti di banche e società venditrici che proponevano investimenti in diamanti, data la “prospettazione omissiva e ingannevole” relativamente al valore dei diamanti e delle quotazioni crescenti del mercato. Tra l’altro, veniva eccepito che le Banche avevano partecipato all’attività promozionale, al convincimento dei clienti e alle operazioni di vendita, ricevendone una percentuale.

Alcune di queste società sono oggi fallite e gli investitori, per cercare di recuperare i propri risparmi, si sono rivolti alle Banche coinvolte.

Cosa dice la giurisprudenza

Stante l’insolvenza delle società che hanno venduto i diamanti, i risparmiatori hanno richiesto il risarcimento del danno alle Banche.

Ad oggi, ci sono diverse sentenze di merito che hanno acclarato la responsabilità delle Banche nello scandalo dei diamanti (cfr. ordinanza 23.5.2019 del Tribunale di Verona, Tribunale di Lucca, sentenza n. 1674 del 22.11.19, Tribunale Alessandria, 18/01/2023, n. 46, Tribunale Milano, Sez. VI, 04/07/2021, n. 5876, Corte d’Appello Milano, Sez. I, Sent., 06/08/2024, n. 2288, Tribunale Brescia, Sez. V, Sent., 20/12/2023, n. 3348).

Le sentenze in oggetto hanno tutte condannato l’Istituto di Credito a risarcire i danni patiti dal proprio cliente quantificati in misura pari alla differenza tra il reale valore dei diamanti e quanto versato per il loro acquisto.

Conclusioni

Si è trattato di uno scandalo/truffa che ha coinvolto diverse Banche e su cui ancora oggi ci sono contenziosi pendenti. La possibilità di ottenere il risarcimento del danno dalla Banca, come sempre, andrà, però, valutata caso per caso.

Scritto e pubblicato da avv. Michela Paolini | 9 aprile 2025